ARRIVA L’IPNOSI IN OSPEDALE DIMINUISCONO FARMACI E ANESTESIE

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Da alcuni mesi, i pazienti che vengono ricoverati nell'ospedale Cardinal Massaia di Asti, effettuano alcuni interventi chirurgici, visite invasive e parti, con il supporto della terapia ipnotica.
Si tratta di una svolta estremamente significativa nell'approccio alle terapie anestetiche e di trattamento del dolore, in quanto viene migliorata in modo elevato la tollerabilità ed il vissuto dell’intervento da parte dei pazienti, senza l’uso di nuovi farmaci. Questa metodica si basa sulla tecnica neurolinguistica dell’ipnosi che permette di indurre il paziente in uno stato di rilassamento psico-fisiologico che permette lo svolgimento dell’intervento in pieno benessere. I medici utilizzano questa pratica per modificare la percezione del dolore e permette anche di raggiungere una analgesia simile all’effetto di un antidolorifico, che nel 20% dei casi può essere così elevata da permettere il non utilizzo di farmaci anestetici.
“Grazie a questa procedura – afferma il dott. Marco Scaglione – si è assistito a un notevole aumento della tollerabilità degli interventi, una netta riduzione dell’utilizzo di anestetici (minori effetti collaterali e costi) e anche un vissuto gradevole dell’esperienza ospedaliera”. Da quando è iniziata questa attività sono circa 80 gli interventi effettuati in “comunicazione ipnotica” con un età che varia dai 12 ai 76 anni e interventi che vanno dagli impianti di pace maker e ablazioni transcatetere agli ecocardiogrammi transesofagei. “La comunicazione ipnotica non è una novità ed esistono esperienze in vari campi – afferma Scaglione – , assoluta novità a livello internazionale è, invece, l’utilizzo nel campo cardiologico”


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