"Volevo fare l'ingegnere, ma a 29 anni ho scoperto di saper disegnare": la storia di Andrea fa credere nei sogni
Succede anche nella realtà. Succede anche alle persone comuni. Di scoprire un talento, così, all'improvviso. E di essere colti dalla sorpresa. È successo ad Andrea Caponi che a 29 anni, in un pomeriggio qualunque, ha capito di saper disegnare. E che di questa passione poteva addirittura pensare di viverci. La sua storia somiglia a una fiaba a lieto fine. Piglio, piccolo paese in provincia di Frosinone scolpito nella pietra di una propaggine del Monte Scalambra, 4 mila abitanti in tutto. Vita tranquilla, amici e studio. Per la precisione Andrea, diplomato al Liceo Scientifico, ha deciso che la sua carriera debba essere nel campo dell'ingegneria. Si iscrive all'Università di Pisa e come ogni studente si dedica agli esercizi.
"A raccontarlo può sembrare incredibile", ci dice il ragazzo, "ancora non ci credo neanche io. Ma è andata esattamente così: ero impegnato in alcuni esercizi di ingegneria e come mi capitava spesso, ho cominciato a disegnare". Per lo più schizzi astratti, (anche perché Andrea non aveva mai studiato disegno) fino a quel pomeriggio di maggio del 2013. "Avevo di fronte la mia amica e le ho fatto un ritratto. Appena ultimato mi sono detto: 'Però! È venuto bene'. E così, ho iniziato a produrre ritratti: uno, due, tre, quattro. Mi piaceva regalarli, mi piaceva vedere il sorriso sul volto dei soggetti ai quali erano dedicati, mi piaceva pensare di farli felici e mi piaceva la loro espressione sorpresa e sentire quella frase semplice, ma così significativa: 'Sono davvero io!".
E' SEMPRE BELLO SCOPRIRE UN TALENTO, QUELLA PARTE DI NOI CHE VIVE FUORI DI NOI.
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