Ti ho sperata...
Quanto sei bella amore mio, così vicina al
mio desiderio, quanto ti ho sperata e quanto ti sognavo nei miei silenzi.
Perché non ti vedo, dove
sei, perché non posso amarti, mi sento come una bandiera su un asta, ripiegata
su se stessa, appoggiata sulla sua carestia di te.
Dove sei amore mio c’è la
tua carezza ma non ho il tuo sapore: “Aò a Rodolfo Lavandino tanto quessa nun
te la dà è inutile che fai er poeta”.
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