Jamal - il coraggio di ricostruire



La situazione dei siriani in Libano, non avendo firmato la convenzione di Ginevra, non riconosce lo status di rifugiato e da quando è iniziata la crisi siriana non ha permesso la costruzione di campi profughi strutturati. Le persone sono costrette in tendopoli di compensato arredate alla meno peggio e anche lì devono pagare l'affitto ai proprietari terrieri. Le madri lavorano due o tre mesi l’anno, i bambini vanno a scuola e poi lavorano insieme alle donne. I soldi che guadagnano bastano solo per sopravvivere e la scuola è l’ultimo dei loro problemi, spesso i ragazzi abbandonano la scuola per poter lavorare più ore. Il rischio di violenza o sfruttamento delle donne è un’altra paura.
Costretti anche da un coprifuoco serale, indetto dalla municipalità. Ma alcuni Siriani sono riusciti ad andarsene venendo in Calabria, al centro SPRA, ora lavorano, i bimbi vanno a scuola e hanno tanti amici.
SI RICOMICIA CON FORZA E CORAGGIO, BRAVI.





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